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Da 31 ottobre al cinema
Horror
PAESE: USA, Canada
ANNO: 2012
DURATA: 94 min
REGIA: Michael J. Bassett
SCENEGGIATURA: Michael J. Bassett
DISTRIBUZIONE: Moviemax
INTERPRETI E PERSONAGGI: Adelaide Clemens (Heather Mason/Alessa), Kit Harington (Vincent), Radha Mitchell (Rose Da Silva), Sean Bean (Christopher Da Silva/Harry Mason), Deborah Kara Unger (Dahlia Gillespie), Carrie-Anne Moss (Claudia Wolf), Malcolm McDowell (Leonard Wolf), Martin Donovan (Douglas Cartland), Erin Pitt (Sharon/giovane Alessa)
TRAMA: Ispirato al terzo capitolo della celebre serie di videogiochi, “Silent Hill: Revelation 3D” è un survival horror con protagonista una ragazza, Heather Mason, tormentata da tempo da spaventosi incubi. La ragazza, che ha passato gli ultimi anni della sua vita a spostarsi di città in città insieme a suo padre, sogna un luogo chiamato Silent Hill, cittadina deserta e immersa nella nebbia, dimora di forze oscure che sembrano misteriosamente chiamarla a sé. Gli incubi sono forse reminiscenze di un lontano passato, che si lega al mistero della nascita di Heather, all’improvvisa scomparsa di sua madre, e al motivo per cui lei e suo padre sono sempre in fuga. L’oscuro potere che abita Silent Hill sembra spingere Heather verso la cittadina per sciogliere questi misteri, ma suo padre Harry continua a ripeterle di non ascoltarlo. Nel frattempo, la ragazza è vittima di continue visioni che la affliggono anche da sveglia, mentre un misterioso investigatore privato inizia a seguirla; realtà e incubo si confondono sempre più, quando improvvisamente Harry viene rapito. Il messaggio rivolto ad Heather dai rapitori di suo padre è chiaro: “Vieni a Silent Hill”. Ed è così che alla vigilia del suo diciottesimo compleanno, Heather si dirige nella città per investigare sulla scomparsa del padre e sul motivo dei suoi strani sogni, al suo fianco ci sarà Vincent, suo nuovo compagno di classe. Arrivata nella città fantasma, Heather scoprirà di non essere chi pensava e vivrà una terribile avventura che la minaccerà di non farla più tornare a casa trattenendola nelle buie e nebbiose strade della demoniaca città.
Dopo il Silent Hill del 2006, con cui Christophe Gans portava sullo schermo luoghi e immaginario della fortunata serie di videogiochi targati Konami, arriva l’atteso sequel. A differenza della pellicola di Gans, che faceva una sorta di sintesi delle trame dei giochi originali, questo Silent Hill: Revelation 3D è più direttamente ispirato ad uno di essi, ovvero il terzo. I videogiocatori appassionati della saga survival horror ritroveranno così, nel film di Michael J. Bassett, personaggi ed eventi già vissuti su console, gli incubi di Heather e il suo viaggio alla ricerca delle sue radici, la rabbia della piccola Alessa e l’oscuro culto di cui è vittima.
La sceneggiatura, che resta generalmente fedele al canovaccio originale, pur apportandovi alcune modifiche, sembra essere uno dei problemi di questo sequel, incerto anche nella costruzione dei personaggi e delle vicende che li legano, così come nella scrittura dei dialoghi: poco credibili, in particolare, alcuni di quelli che vedono protagonisti Heather e il giovane Vincent.
Un altro dei problemi di Silent Hill: Revelation 3D, tuttavia, è che Bassett non sembra avere lo sguardo, la finezza registica che contraddistingueva Gans, la sua capacità di costruire atmosfere che suggeriscano l’orrore prima ancora di mostrarlo. Nonostante sia egli stesso un appassionato dei videogiochi originali, il regista non riesce a trasportare sullo schermo la loro essenza di base, quella di un orrore innanzitutto psicologico, che fa di Silent Hill luogo della mente e degli incubi prima ancora che città fisica, che rende le creature che la popolano incarnazioni di pulsioni, paure, inquietudini senza volto che abitano principalmente la mente dei personaggi. Tutto, qui, è esteriorizzato e purtroppo superficiale, nonostante il materiale narrativo di base avesse tutte le potenzialità per una pellicola di ben altro livello.
Nel complesso, così, di Silent Hill: Revelation 3D restano in mente ben poche cose: tra queste, qualche sequenza riuscita e d’effetto (citiamo, per tutte, quella ambientata in un magazzino di corpi che vengono trasformati in manichini, per essere poi inglobati da un enorme aracnide) e l’interpretazione di un sempre inquietante Malcolm McDowell in quello che si rivelerà poi essere uno dei ruoli chiave. Per il resto, il risultato principale di questo film è, soprattutto, quello di far tornare la voglia di giocare ai Silent Hill su console: esito comunque apprezzabile, in un certo senso, anche se non frutto di meriti cinematografici.
Buona visione!
In uscita il 2 novembre 2012
Manageriale – Sportivo
La nuova caratteristica più importante sarà l’introduzione della modalità Classic Mode o più semplicemente FMC, come viene chiamata negli studio di Sports Interactive. FMC offrirà per la prima volta, nella gloriosa storia di Football Manager, delle nuove modalità di gioco, più semplici e immediate, che permetteranno ai giocatori (se lo desiderano) di concentrarsi solo sugli aspetti più importanti e divertenti della professione di allenatore.