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In uscita il 17 gennaio 2014
Genere: Action/Adventure
Produttore: Nintendo
Sviluppatore: Nintendo
Distributore: Nintendo
Multiplayer: 1-4 giocatori
Il tredicesimo (terzo su handheld) capitolo di Mario Party contiene sette tavoli, 81 minigiochi e nuove modalità in single player e multiplayer, anche con l’uso delle Augmented Reality Card.
Tra i personaggi troviamo Mario, Luigi, Peach, Yoshi, Wario, Waluigi, Daisy, Toad, Boo, Bowser Jr., Rosalina, Shy Guy, Flutter e Kamek.
Nell’esperienza a quattro (o meno) giocatori si possono sfruttare i sette tabelloni sopra accennati, che oltre a differire per regolamentazione e scopo di gioco, richiedono tempi diversi per essere portati a termine. Si oscilla tra i 10 minuti e l’ora, ma il quantitativo preciso dipenderà poi dall’abilità dei giocatori nei mini giochi. Pietra fondante su cui ogni Mario Party che si rispetti deve votarsi sono difatti i mini giochi che, tra un turno e l’altro, oppure giungendo su specifiche caselle, richiederanno l’impegno di tutti i giocatori per assicurarsi eventuali benefici derivanti dalla vittoria. I circa settanta disponibili sono ben variegati per tipologia di controlli o richieste da adempire, però a differenza degli altri capitoli, è difficile trovarne di veramente interessanti e più in generale la tendenza sembra essere tarata verso la mera fortuna. Ad ogni modo se il vostro scopo è quello di passare del tempo con altri tre amici in possesso di un 3DS, Mario Party Island Tour è sicuramente un titolo indicato allo scopo; molto meno se siete dei lupi solitari.
L’offerta per giocatore singolo è sostanzialmente il punto più dolente del pacchetto. All’utente viene data la possibilità di giocare sei dei sette tabelloni al fianco di altri tre personaggio gestisti dall’intelligenza artificiale. Purtroppo quest’ultimi non richiamano nel giusto modo il concetto che sta alla base nel loro nominativo, compiendo per lo più azioni stupide a difficoltà medie. Per il resto c’è la possibilità di intraprendere La Torre di Bowser, la quale impegna il giocatore che, di piano in piano, dovrà battere altri partecipanti gestiti dalla CPU, ma di difficoltà crescente, a suon di mini giochi. Ogni cinque piani scalati si viene messi di fronte ad una boss fight, le quali sono molto appaganti e interessanti per come sono strutturate, peccato siano un numero estremamente ridotto rispetto all’offerta generale.
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